L'aspetto del Pesce Serra è un po' simile a quello della spigola, la dentatura fitta ed acuminata, assistita da una eccezionale forza mandibolare, micidiale non solo per le prede che aggredisce ma anche per le mani del pescatore poco accorto. Il colore della livrea è grigio verde scuro, con marcati toni azzurri, che appaiono più chiari sui fianchi fino all'argento del ventre, sulle guance sono presenti riflessi dorati e alla base delle pinne pettorali è evidente una macchia scura. Può superare i tredici chili di peso, ma la maggioranza delle catture interessa soggetti compresi fra gli uno e i cinque chili.
Vive sempre in branchi abbastanza numerosi costituiti da esemplari non necessariamente della stessa taglia. Peraltro, come avviene per tutti i pesci predatori e non, l'istinto gregario va gradualmente attenuandosi man mano che crescono le dimensioni. 
Il Pesce serra abita tutti i mari del territorio italiano, con una frequenza maggiore all'interno dei mari della Campania. Il Pesce Serra si sposta in fitti banchi in alto mare e si avvicina solo alla costa dalla primavera fino ad inizio inverno, seguendo i branchi pelagici. Non è raro comunque catturare dei serra anche in altri periodi, soprattutto mentre si traina alla spigola, lungo i promontori con fondali elevati o nei pressi delle isole.
Tra la primavera e l’autunno, in condizioni di mare calmo, il pesce serra si avvicina in branchi numerosi verso riva, stazionando sulla stessa spiaggia anche per diverso tempo. Lo si cattura sia di giorno che di notte. Le stagioni migliori sono la primavera inoltrata, l'estate e l'autunno
Questo predatore richiedere attrezzatura pesante per la cattura , le canne da utilizzare devono avere minimo una potenza di lancio da 170gr , in grado di lanciare senza problemi piombi dai 150gr in sù.Il mulinello fisso e potente con ottima frizione , deve essere minimo di taglia 8000 , in bobina va bene uno 0,35 , 040 , shock leader va bene uno 0,50 - 060  non dimentichiamoci il cavetto d'acciaio perchè ha una potente dentatura in grado di rompere la come terminale la lenza come niente. Il terminale va bene da 040 , 045 . L’amo ricopre un ruolo fondamentale nella pesca al serra: per forare il suo duro palato sarà necessario usare 2-3 ami di grosse dimensioni 2/0 3/0 4/0 a seconda della lunghezza e dello spessore dell’esca. Il modello scelto dovrà essere con la punta rientrante e affilata chimicamente, molto robusto e avere il gambo storto, a me piacciono molto gli Owner o Tubertini ssw, molto affilati, non ho mai avuto una slamatura! Le girelle che uso per il terminale sono della misura 8 del tipo rolling swivel.
Esca
Tranci e filetti di pesce azzurro o comunque pesci dalle carni oleose, oppure il vivo.
La miglior esca secondo me è il filetto di muggine, opportunamente compattato con il filo elastico non ha rivali.
Ottima anche la sarda (intera o filetto) che però ha l’inconveniente di essere attaccata più velocemente dalla minutaglia e di degradarsi prima, buoni pure i filetti di leccia stella, di sgombro e di grongo.
L’alternativa validissima è rappresentata dal vivo, in questo caso va bene qualsiasi tipo di pesce con preferenza per cefali, aguglie e mormore o qualsiasi pesce presente in zona.
Montatura e Terminale
Io uso esclusivamente montature fisse con attacco alto direttamente sullo shock leader e braccioli lunghi da 1 a 2 metri; è importante stringere molto bene i nodini di stop dell’attacco del terminale, al limite usando un po' di attack, dato che la forza del serra durante il combattimento può farli cedere e far girare a vuoto la girella nel filo dello shock leader.
Il collegamento tra nylon e cavetto può essere fatto tramite nodo oppure attraverso una girella (numero 8). Io preferisco il secondo metodo, collego il nylon in una estremità della girella e termosaldo il cavetto all’altra estremità utilizzando per la copertura finale un pezzo di guaina termorestringente.
Fisso poi il primo amo al cavetto tramite uno spezzone di filo dello 0.25 mentre il secondo lo lego direttamente al cavetto, saldo infine i nodi con una gocciolina di attack.